sabato 30 aprile 2011

Guerra in Iraq

La parte con cui si conclude è l'emblema della crudeltà umana.

Quali connessioni?

Ieri sera mi è capitato un episodio che mi ha fatto riflettere sul tema delle connessioni, sul condividere il sapere, impressioni e opinioni. E' da premettere che io nel tempo libero faccio l'arbitro, ero a una partita e c'era un arbitro che mi ha dato l'impressione di essere bravo tecnicamente ma "poco smaliziato" nel senso che mi è sembrato che per inesperienza ancora non sapesse interpretare bene gli umori dei calciatori e modulare le proprie decisioni all'andamento della gara. Questo suo atteggiamento aveva provocato in campo moltissime proteste. A fine partita, sono andato a dargli la mano per ringraziarlo di essere venuto e, nell'occasione, anche pensando che è proprio di una società civile condividere il sapere, gli ho detto questa mia impressione. Ecco, lui ha reagito sentendosi attaccato , e subito è venuto un suo amico a chiedermi, con aria minacciosa "se avessi problemi". Questo mi ha fatto riflettere mentre tornavo in macchina sulla volontà di creare connessioni, di voler condividere il sapere, di saper accettare la piantina che l'altro ha seminato e coltivarla. In un primo momento sono stato molto, molto, molto scoraggiato dalla cosa, considerando anche il fatto che dando un consiglio a un "rivale", in nome della cooperazione lo aiutavo nel concorrere "contro" di me. E vedersi rispondere male quando cerchi di aiutare, sinceramente fa male, ma poi ho pensato che se lui mi ha risposto male, magari là fuori c'è sicuramente qualcuno meno arrogante che accetterà il mio consiglio.

mercoledì 27 aprile 2011

Proxy

Ottima cosa questa del proxy. Devo essere però sincero. In un primo momento avevo pensato che porre un filtro al mio computer non sarebbe stato utile, che comunque il mio pc deve restare libero, un po' come fa il motociclista che non vuole il silenziatore alla marmitta. Poi, anche rassicurato dalla possibilità di svincolarsi facilmente dal proxy, ho capito che anzi, immettendo il mio computer nella rete dei pc dell'università gli conferivo potenzialità che altrimenti sarebbero rimaste inarrivabili, almeno gratuitamente. Quindi, che dire, ancora un ottimo suggerimento, che oltre ad essere utile in valore assoluto, si concilia bene con le necessità che aumenteranno col passare degli anni accademici.

PubMed

Anche qui il tema della condivisione torna forte, solo che diviene ancora più pratico e mostra come la realtà si intersechi con il famoso cyberspazio, col quale stiamo iniziando a prendere confidenza in certe sue sfaccettature. Stavolta è ancora meno netto però il confine tra la condivisione online e  l'applicazione pratica, anche riferita agli studi e quindi alla professione che, si spera, un giorno saremo in grado di applicare. Scrivendo, ho appena notato una cosa. Adesso non mi metto a riguardare i miei vecchi post, ma credo proprio che io non mi sia mai riferito "al singolare" parlando degli studi medici e del corso di informatica. Penso di averlo fatto perchè vedo delle grosse comunanze tra le due cose. Infatti per come la vedo io lo studio singolo della teoria medica ha l'obiettivo del conseguimento comune dell'obiettivo di migliorare la realtà che ci circonda, senza peggiorare la nostra personale. Così il cyberspazio e in particolare PubMed, del quale potrei stare intere righe a esaltare i pregi e le meraviglie (cosa che non faccio per amor proprio e rispetto della mente di colui che leggerà queste righe). Però credo che di PubMed al momento sia davvero importante non sottolineare la parte teorica, ancora collegata alla realtà libraria, ma quella che io personalmente accomuno a MedWiki. Infatti, la prima volta che ho aperto MedWiki ho pensato "ma chi glielo farà fare a questi di perdere il proprio tempo a scannerizzare e pubblicare gli appunti", e devo confessare che è stato il primo pensiero che ho avuto vedendo le migliaia di risultati una volta digitato l'ormai celeberrimo "liver cell". Però poi quando ho passato l'esame di biologia, studiando sugli appunti di MedWiki ho capito che quelli non erano appunti che erano stati pubblicati con l'intento di farmi passare un esame, ma con l'obiettivo di condividere il sapere accumulato dall'anonimo che li ha scritti, con me, in modo tale che io un giorno potrò fruire delle conoscenze apprese grazie alla fatica del mio "collega di studi" per attuare al meglio la mia professione.
Detto questo ammetto che forse ho un po' divagato dal tema che ci si aspetterebbe,ma credo che il motivo per il quale questo blog è stato creato sia quello di lasciare che gli "assignment" liberino pensieri.

Assignment 4

Eccoci qua, finalmente ho ritrovato la voglia che si era smarrita con l'avvento della bella stagione, ho appena finito di fare l'assignment 4. Allora, devo dire sinceramente che mi è piaciuto, perchè effettivamente è importante poter contare sui propri preferiti anche quando si è lontani da casa, e sicuramente c'è un sito di cui non ci ricordiamo e che abbiamo trovato una volta per caso e che vorremmo rivedere, magari anche a distanza di anni. Per esempio io sono anni che vorrei ritrovare un blog di abbigliamento bellissimo che avevo trovato e dal quale prendevo immagini che poi utilizzavo per fare magliette che tutti apprezzavano.Ecco, quel preferito era sul mio pc del 2000 che un bel giorno decise di non accendersi più. Se avessi conosciuto delicious adesso sarei in grado di trovare ancora le immagini che tanto mi piacevano! Sicuramente è utile anche per cose più importanti, in particolare ho apprezzato moltissimo la parte della condivisione, che crea una sorta di rete tra persone con un fine comune. L'idea di guardare al di là del proprio giardino mi pare che caratterizzi il corso e sia uno degli obiettivi ai quali il prof. ci vuole portare, e credo che sia un'ottima cosa, poichè così facendo ci indirizza verso un mondo in cui le interconnessioni sono sempre più importanti.